Moda e lusso sono sempre più strettamente collegati con il mondo food&wine e vogliono essere sempre più sostenibili. Abbiamo incontrato Mauro Benincasa, Ceo del gruppo HQ food&beverage, che di lusso – e food – se ne intende.
Parliamoci chiaro, i jet privati non sono solo estremamente costosi ma anche estremamente inquinanti. Per pochi certo, ma inquinano così tanto che anche se sono in pochi ad usarli è sufficiente per sentire il bisogno da parte della stampa e dell’opinione pubblica di sollevare questo tipo di problema. I super ricchi inquinano con la loro abitudine al lusso e all’esclusività, questo è un dato di fatto. Ma se il nostro obiettivo sulla Terra è quello di diventare ogni giorno un po’ più sostenibili, anche in quei campi considerati senza speranza, non staremmo comunque facendo la nostra parte? Del resto anche un oceano è fatto di gocce.
“Ogni giorno più sostenibile” è parte della filosofia di Mauro Benincasa, Ceo del gruppo HQ food&beverage. Gruppo che si dedica al catering del settore lusso con quattro brand specializzati e un faro sempre accesso sulla sostenibilità, sia essa ambientale, economica o sociale. Perché ho parlato di jet privati? Perché l’esperienza di Benincasa con il lusso parte con Hi Fly, azienda che si occupa di catering sui jet privati per l’appunto, e che soddisfa in tutto e per tutto le richieste, talvolta esagerate e bizzarre, della sua clientela alto spendente ed esclusiva.
Nato nel 1999, con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri all’anno, Hi Fly ospita stelle del cinema, illustri personaggi del mondo dell’economia, Ceo e Founder di multinazionali da tutto il mondo, Capi di Stato e famiglie reali. L’offerta non ha limiti e quello che con i piedi piantati a terra potrebbe essere un comune pasto, in alta quota diventa una vera e propria sfida in termini tecnologici. Dimenticatevi panini mollicci e scaldati alla bell’e meglio; addio vaschette di cibo fumanti e dagli ingredienti confusi, benvenuti risotti dalla mantecatura perfetta. Tutt’altro che un gioco da ragazzi perché in volo non c’è uno chef ma il personale di bordo che viene adeguatamente formato e messo nelle condizioni di rigenerare adeguatamente le preparazioni ideate dal team di HQ. La sfida nella sfida quindi è accettare ogni richiesta e procedere poi a trasformarla in realtà.
Nel conoscere Mauro Benincasa non mi sono fatta mancare qualche aneddoto curioso… e così ho scoperto che il volo più breve (che fu anche quello con il carico più importante di leccornie e bevande) fu il cosiddetto “volo catapulta”, Milano – Venezia, in totale 10 minuti di crociera, ma molta preparazione prima e soprattutto, clienti esigenti da soddisfare. Che la richiesta di Dom Perignon ha surclassato quella di Cristal, merito forse dell’investimento in influencer e testimonial super popolari? Boh! E infine che il vino italiano più costoso mai venduto è stata una bottiglia di Masseto, 100/100 e quindi ancora una volta… il meglio! Se vi state domandando da chi Hi Fly si approvvigiona di vino ecco la risposta, i fornitori sono enoteche specializzate di alto livello, tra cui Pec e WineTip.
Ma HQ appunto non è solo Hi Fly, accanto all’esclusività senza limiti ci sono forti valori sociali e una vocazione alla sostenibilità. Tutto questo prende forma sotto il nome di BioQitchen, il catering che utilizza prodotti biologici e a filiera corta il cui primo ed esclusivo partner è Alce Nero. (Del gruppo fanno parte anche DreamEat, catering per la moda e le produzioni cinematografiche, e HangarQ, una sede pazzesca e inimmaginabile per eventi privati e aziendali nonché base di sperimentazioni e innovazioni).
Mi riallaccio quindi alle considerazioni fatte in apertura, si può essere più sostenibili ogni giorno che passa? La risposta è sì, basta iniziare. E la risposta di Mauro Benincasa è per l’appunto BioQitchen.
Questo brand è stato recentemente partner e fornitore food nel corso della MFW (Milano Fashion Week, settembre 2022) al White Show, una vera e propria fiera e vetrina per stilisti da tutto il mondo. A Milano BioQitchen ha rifocillato il mondo della moda con piatti e prodotti bio, sostenibili, e da produzione integrata. Come il Prosecco doc certificato SQNPI, l’acqua che promuove la realizzazione di pozzi nelle zone colpite da siccità in Africa, e il Caffè delle Donne dell’IWCA, l’International Women in Coffee Alliance, una rete globale a sostegno delle donne lungo tutta la filiera del caffè in 29 realtà al mondo.
Da questo incontro mi sono portata a casa la consapevolezza, e la speranza, che moda e lusso non solo sono strettamente collegati con il mondo food&wine, ma che possono e vogliono essere sempre più sostenibili. Il concetto di taylor made diventa imprescindibile da quello di bio, etico e sostenibile e questo ci rincuora e ci dovrebbe anche spingere a fare sempre di più la nostra parte. La visione di Benincasa e HQ è a lungo termine. Oggi HQ si impegna concretamente dal punto di vista ambientale, territoriale e sociale “garantendo contratti di assunzione per le brigate di sala e di cucina e turni che rispettino la qualità di vita. Sostiene, infine, la parità di genere, con una presenza del 50% di personale femminile sia a livello dirigenziale, che nelle varie brigate di cucina e sala”, parola di CEO.